Catullo e le grotte di Sirmione

La bellezza, la trasparenza delle acque e la particolarità del paesaggio del Lago di Garda sono state oggetto dell’interesse di artisti e letterati fin dall’epoca romana. Catullo scelse quei paesaggi lacustri per viverci e ancora oggi i resti della villa dell’amante di Lesbia sono visitate da turisti di tutto il mondo.

Gaio Valerio Catullo nacque a Verona nella Gallia Cisalpina. Incerte le notizie giunte sino a noi sulla data di nascita e morte; si è propensi a ritenere che fosse nato nell’84 e morto nel 54 a.C. La sua era una famiglia agiata; Svetonio racconta in Vita di Cesare che il padre del poeta ospitò Quinto Cecilio Metello Celere e Giulio Cesare in casa propria, al tempo del loro proconsolato in Gallia. Catullo si trasferì a Roma intorno al 61-60 a.C. e cominciò a frequentare politici e intellettuali di rilievo come Quinto Ortensio Ortalo, Gaio Memmio, Cornelio Nepote e Asinio Pollione.

Durante il suo soggiorno prolungato nella capitale ebbe una relazione travagliata con Clodia, la sorella del tribuno Clodio, dal poeta chiamata nei carmi con lo pseudonimo di Lesbia. Proprio in questo periodo si allontanò più volte da Roma per rifugiarsi nella sua villa a Sirmione, sul lago di Garda, luogo da lui particolarmente amato e celebrato per il suo fascino ameno.

Sulla costa meridionale del lago, quasi alla fine della penisola di Sirmione, si vedono i resti di uno dei più grandiosi edifici privati dell’Italia settentrionale: è la villa romana conosciuta con il nome di Grotte di Catullo, usato per indicare strutture crollate e ricoperte di vegetazione nelle quali si entrava come in cavità naturali. La tradizione risalente al XV e XVI secolo ha identificato questo complesso con la villa di famiglia di Catullo. È certo che il poeta avesse a Sirmione una residenza, ma non si è sicuri che fosse proprio questa.

La Soprintendenza ha iniziato gli scavi alla fine degli anni Trenta e ha cominciato i restauri nel 1948, acquisendo tutta l’area. Indagini recenti hanno accertato l’esistenza di un precedente edificio al di sotto dei vani del settore meridionale.

Leggi anche: